
La mia convinzione è che, con gusto e misura, la descrizione sia una controparte insostituibile dell'azione: senza la convincente presenza di un adeguato scenario e di un contesto fertile (fra un attimo spiego meglio il senso di questo aggettivo), il procedere della trama rischia di diventare sconnesso, la catena di conseguenze motivazionali che spingono i protagonisti si trasforma in un procedimento aleatorio, fatto di azioni arbitrarie e inspiegate, rendendo difficoltoso per il lettore sviluppare empatia con i personaggi e partecipazione alla storia, che può risultare poco credibile.
In questo senso si spiega facilmente cosa volevo dire con "contesto fertile": la cornice narrativa, una vivida descrizione di ambienti, circostanze, elementi atmosferici, azioni collaterali, in apparenza insignificanti ai fini dell'azione principale, diventano lo sfondo e il terreno da cui prendono vita le azioni e le sensazioni dei protagonisti.