Di recente pare che i premi letterari in Italia si siano avvicinati ad un numero a 3 cifre. Se ne è accorta anche la Donna Camèl, ossia +Bianca Maria Carchidio analizzando la fioritura della stampa specializzata dopo la candidatura del Libro di Elena Ferrante al premio Strega (che poi la faccenda è del tutto legata al problema del valore intrinseco di quel che si scrive, indipendente da chi lo sponsorizza e come).
L'argomento è vitale, cruciale, esistenziale. Chiedetelo a Bulgakov, per dire, che fino ad un giorno prima di morire teneva le carte in un cassetto, cercando di evitare un soggiorno in Siberia.
Invece la faccenda, quella della Ferrante e di Roberto Saviano, a noi semplici conigli ci serve solo come introduzione per spiegare come mai la Donna Camél ci ha comandato un insolito Esercizio di Scrittura.
Dunque, basta introduzioni. Sotto con le regole dell'EDS.
Il Coniglio Mannaro è quella parte di ognuno di noi che si è persa in un posto magico e guarda da lontano il nostro mondo e la sua luna. Continua a raccontare storie fantastiche e frammenti di sogni, a volte fingendo di voler tornare indietro.
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